#ANNO NUOVO
Inizia un nuovo anno e si approntano i consuntivi (in via di elaborazione) e le previsioni economico-finanziarie (già disponibili). Come sarà il 2015 ???
L’ITALIA migliorerà rispetto al 2014 ??? Torneremo finalmente a crescere ?? Da pochi giorni si sono rese disponibili le previsioni per il 2015 e 2016 elaborate dall’International Monetary Fund (IMF), un’organizzazione di 188 Nazioni, parte dell’ONU, i cui scopi principali sono: di migliorare la cooperazione monetaria globale, promuovere la stabilità finanziaria, facilitare il commercio internazionale, aumentare l’occupazione e favorire una crescita economica sostenibile(approfondisci). Per noi è la solita doccia gelata ! Certo finalmente riprenderemo a crescere ma occorre il bilancino del farmacista per rendersene conto: +0.4% nel 2015 e comunque 9 volte meno degli Stati Uniti, 6 volte meno della media delle economie avanzate, 3 volte meno dell’Area euro, 5 volte meno della Spagna (vedi locandina); +0.8% nel 2016 (un po’ meglio ma sempre con rapporti oltremodo sfavorevoli rispetto alle altre Nazioni comparabili). Perché questo divario ? E’ presto detto : il debito pubblico ci schiaccia, la spesa pubblica ci opprime ed insieme impediscono di allentare la pressione fiscale che inesorabilmente rallenta e addirittura vanifica la crescita (approfondisci). E’ un cane che si mangia la coda e intanto l’ITALIA rimane ingessata. Ovviamente ciò comporta che, senza una crescita importante o per lo meno simile a quella degli altri, diventi sempre più difficile pagare le pensioni e far fronte alle spese del sistema sanitario. Il Mondo invece crescerà del 3.5% nel 2015 e del 3.7% nel 2016. Noi semplicemente non partecipiamo! E pensare che si sono create parecchie situazioni macroeconomiche molto favorevoli per l’Italia e che si manterranno per il prossimo periodo: Il prezzo del petrolio si è più che dimezzato a 50 $/barile così come le materie prime (approfondisci); la moneta USA si è apprezzata significativamente a 1,12$/€ (approfondisci); l’inflazione è praticamente a zero (approfondisci) permettendo, senza grossi rischi per l’economia, massicce iniezioni di liquidità che non è mai stata così abbondante (deve però arrivare alle imprese sane e non rimanere nei forzieri delle Banche), infine i tassi di interesse ed i rendimenti dei titoli di Stato (approfondisci) non sono mai stati così bassi. E’ la ripresa bellezza !! E noi cosa dobbiamo fare per non lasciarcela sfuggire ? La ricetta è ultra nota: niente bacchetta magica che purtroppo nessuno possiede e niente pir….ate tipo uscire dall’euro e cose simili che non farebbero che cancellarci definitivamente dal Mondo ma le famose e ben note RIFORME STRUTTURALI da impostare subito e da realizzare con determinazione e costanza maniacali nei prossimi 10-20 anni. Non sarà facile ma con azione e sacrificio ce la dovremmo fare. Ogni altra ricetta è illusione e sogno.
Luca Bertazzini lbertazz@libero.it
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Penso che il vero motivo per cui stiamo regredendo in modo così sensibile, è che purtroppo non siamo stati capaci di apprezzare, in modo concreto, quanto siamo stati capaci di realizzare dal dopo guerra fino agli anni novanta: siamo stati talmente ciechi che siamo arrivati in estrema sintesi ad una semplicissima parola: “dirittti” e solo “diritti”, della parola da controbilanciare ossia “doveri” si è perso l’indirizzo, il dna! E quando si percorre questa strada è difficile poi darsi da fare, tirarsi indietro le maniche, fare i corretti sacrifici per realizzare e ottenere dei risultati. E’ auspicabile, ma ne dubito perlomeno riguardo alle tempistiche, che i nostri governanti – a tutti i livelli: centrali e periferici – si diano una mossa, con le priorità seguenti, in merito allo snellimento della Burocrazia, per avere una Giustizia veloce, competente e asettica, per ridefinire il Fisco con un livello di tasse degno di un Paese civile (perchè non affrontare la Flax Tax, che ha dato importanti risultati dove è stata applicata); con il raggiungimento di questi tre obiettivi, se ne raggiungerebbe gratuitamente un quarto sempre importante che sarebbe la drastica riduzione della Corruzione. Ma senza il cambio di rotta sopra descritto ossia una visione paritaria di “dirittti” e “doveri”, non si potrà riprendere la via della crescita.
Siamo una Nazione dalle grandi potenzialità che corre con il freno a mano tirato da più di 20 anni. Questa fatica immane ci penalizza rispetto agli altri e ci rende sempre più poveri.
Sono perfettamente d’accordo con quanto affermato da Marrameo, Maeli e Semplice, “comunque non possiamo non farcela” – “i potenziali ci sono e il Nostro è il Paese dalle mille risorse”, ma vorrei fare una precisazione, tutto bene, ma per poter operare in modo concreto occorrerebbero altri uomini.
Con tutto il rispetto: il Nostro Paese è come una Ferrari pilotata da tassisti che la usano solo per mini acquisti al supermercato.
Occorrono riforme reali ed un nuovo approccio per risolvere i nostri mali endemici:i potenziali ci sono e non è forse, il nostro, il Paese dalle mille risorse ?!!
E’ vero l’Italia è il Paese dalle mille risorse ma moltissimo tempo è passato invano convogliando l’attenzione di tutti su false priorità tipo i processi a Berlusconi , i matrimoni gay e si potrebbe continuare all’infinito. Invece le vere cose da fare sono 4 o 5 e sono quelle indicate dal sondaggio. Ora pare che si comincino a fare cose concrete in questa direzione. Recuperare è praticamente impossibile !! Speriamo almeno che il movimento attuale non sia un venticello di primavera.
Giustizia, Fisco e Corruzione. Mentre scrivo osservo la classifica del questionario qui accanto e queste sono le tre voci più responsabili della situazione in cui si trova l’Italia. Tutti d’accordo allora per una loro riforma, perchè se le cose non vanno come invece dovrebbero occorre intervenire. Invece no, ecco la quarta classificata ISTITUZIONI POLITICHE!! Sono loro il vero problema, sono loro che dovrebbero risolvere le prime tre, sono loro che sono da cambiare per prime: politici, sindacati, lobbies di vario genere, etc etc. Manca una reale volontà, e il buon Renzi ha così da lavorare per arrivare ad un risultato… ammesso che lo facciano mai arrivare.
Le altre voci che meritano un commento sono: LAVORO con un misero 8%. Sembra poco, ma se non si risolvono prima i problemi di cui sopra, percentualmente parlando sarà sempre in minoranza. Una voce che non viene considerata, e trovo strano visto da italiano, è la voce turismo. La nostra vera ricchezza che nel testo dell’articolo non viene citato, ma siamo ben indietro come volumi ad altri stati che sono tremendamente più poveri di noi. E’ una voce da meditare, quanti posti di lavoro potrebbe portare?!
Bene, e dopo aver detto per l’ennesima volta i problemi dell’Italia cosa si può fare? Su un muro a Monza c’è scritto: “Rivoluzione è l’unica soluzione”. Vogliamo arrivare a questo??!!! … rischiamo la Libia!!
Sono d’accordo caro Bastet. Le priorità sono quelle ma anche il resto non scherza !! Abbiamo perso un sacco di tempo e gli altri sono andati avanti e stare fermi vuol dire retrocedere. Foese abbiamo ancora qualkche chances ma dobbiamo sbrigarci e comunque non possiamo non farcela. Lo dobbiamo ai nostri figli a cui consegnamo una Società peggiore rispetto a quella che i nostri Padri hanno consegnato a noi.
Bentornato post. Anch’ io penso che occorra continuare l’azione riformatrice ,non però con riforme blande ma strutturali e forti. Facciamoci coraggio.
Togliamoci il gesso e cominciamo la rieducazione. Sarà lunga e dolorosa ma qual’è l’alternativa ? Forse fare i gioppini come l’attuale governo greco ? Ha cavalcato il sogno della piazza ma ora quel sogno si sta trasformando in illusione. Riforme pesanti e via i privilegi e la corruzzione
Mi sembra che le riforme Renzi vadano nella direzione auspicata su questo blog. Un segno + nel 2015, anche se seguito da cifre modeste, potrebbe essere la svolta necessaria per rafforzare le riforme ed alleviare alleviare le difficoltà di bilancio dello Stato. A quel punto tutto diventerebbe più semplice. Avanti così!
Sembra proprio, guardando i dati, che nel 2015 il Mondo lascerà alle spalle la crisi. Soprattutto le economie avanzate riprenderanno a crescere con tassi importanti. L’Italia deve fare di tutto per non perdere questa occasione altrimenti continueremo ad aumentare il ritardo che già oggi è grande con le altre Nazioni