#SIAMO_RIMASTI_INDIETRO
Tutti ricordiamo la crisi spaventosa che si è prodotta in modo devastante nel 2009 ed i cui effetti continuano ancora oggi. In estrema sintesi ecco cosa è accaduto: preso come riferimento il primo trimestre del 2008, il Prodotto Interno Lordo (pil), misura dell’attività e in definitiva della ricchezza delle Nazioni, nel 2009 è crollato brutalmente del 4-5% per un primo gruppo fra cui Stati Uniti e Francia, del 6-8% per un secondo gruppo fra cui Germania, Inghilterra e Italia (8%) e infine del 10% per un terzo gruppo capeggiato dal Giappone. Il crollo è stato mondiale (approfondisci). Ovviamente da subito tutti i Governi hanno messo in atto tutte le contromisure che potessero per lo meno arginare il fenomeno. In sostanza tutti eseguirono una serie di interventi di salvataggio di Banche, Industrie , Assicurazioni etc. ed accelerarono al massimo le spese pubbliche, soprattutto per Infrastrutture, in modo da rimettere in moto l’ECONOMIA. Queste misure, in genere prontamente attuate, ebbero l’effetto di aumentare significativamente il debito pubblico di ogni Nazione portandolo in media dal 50 % del pil al 100% ma, al tempo stesso, innescarono il processo di recupero delle attività economiche (approfondisci) ed infatti oggi, a distanza di 5 anni dal livello di minima delle borse mondiali (8 marzo 2009), l’America non solo ha recuperato tutto il calo di pil ma ha addirittura aggiunto sette punti (11 punti recuperati dal minimo), la Germania quattro punti (11 dal minimo), la Francia uno (6 dal minimo), il Giappone uno (11 dal minimo), l’Inghilterra è in pari (7 dal minimo). L’unica Nazione fra le Grandi che non solo non ha recuperato il crollo del 2009 ma l’ha ulteriormente peggiorato è l’Italia: siamo a meno 9 punti con un distacco di ben 20 punti dalla migliore(US) e 9 dalla meno brillante(UK). E del resto cosa poteva fare l’Italia per innescare lo stimolo al recupero che gli altri hanno ad oggi realizzato ??? Nel 2008,quando scoppiò la crisi, siedevamo già su un debito pubblico pari al 130% del pil ( verso il 50% medio delle altre Nazioni). Il Governo, per nostra fortuna, fece l’unica cosa che effettivamente si potesse fare, data la nostra condizione di debito: NULLA , anzi per stimolare almeno psicologicamente gli Italiani negò che ci fosse una crisi. Infatti, per stimolare l’economia come hanno fatto gli altri, avrebbe dovuto portare il debito pubblico al 200% del pil come fecero i giapponesi (unica ed irripetibile eccezione mondiale) ?? Si avveravano nel 2009 le inascoltate profezie che tutti i Governatori della Banca d’Italia(approfondisci) andavano ripetendo da almeno 30 (trenta) anni: il debito pubblico è troppo elevato; in caso d’emergenza come si potrà intervenire? Che risorse addizionali potranno essere impiegate in emergenza se siamo già al 130% del pil ?? Chi continuerà a finanziare, se non a tassi da bancarotta, il debito italiano corrente , chi scommetterà, dandoci fiducia, su quello addizionale ???. Non certo gli italiani che sono fuggiti dai titoli di Stato, figuriamoci gli stranieri (approfondisci) !!! Caso diverso ed unico il Giappone: è tutto debito posseduto dai giapponesi (quindi problema rigorosamente interno) e pare che più debito il Governo emetta più i giapponesi ne acquistino a tassi sempre più bassi (approfondisci). E’ un grande vantaggio per quel Paese ! Comunque dopo cinque lunghissimi anni eccoci al risultato: tutti hanno recuperato e migliorato, tutti tranne noi che invece abbiamo peggiorato e del 10% le nostre attività e la nostra ricchezza (è meglio dire povertà ?) !!! E’ chiaramente mancata la crescita dovuta all’investimento/spesa statale che non poteva essere fatta. Grande è comunque la nostra fantasia, infatti grazie alla capacità inventiva unica(questa si!) in Italia abbiamo costruito e diffuso la commedia melodrammatica del Grande Complotto speculativo, Grandi Banche Mondiali, Poteri Forti e magari anche Germania della Merkel. Ecco la tesi: il TRUST internazionale ha deciso di attaccare l’Italia accordandosi sulla vendita dei titoli del suo debito per poi ri-acquistarli sotto prezzo. Tesi letterariamente ed elettoralmente affascinante, addirittura credibile per chi non ha mai comperato un titolo speculativo. Chi ne ha acquistato almeno uno, sa che un titolo speculativo (azioni, bond, etc) si compra oggi perché si è convinti che si apprezzerà domani oppure, se già lo si possiede, lo si vende oggi perché si teme che calerà di valore domani. Potrà non piacere ma funziona così !! DOMANDA: quale Grande Istituzione, Grande o piccola Banca e/o quale semplice speculatore, nel 2009 pensava che i titoli di debito italiani si sarebbero apprezzati nel prosieguo? Tutti, ma proprio tutti, ben sapendo che l’Italia non poteva contare su investimenti d’emergenza e che quindi il pil ne avrebbe sofferto più degli altri, si convinsero del crollo del valore dei titoli italiani e quindi tutti, ma proprio tutti se ne sbarazzarono. Di conseguenza l’inevitabile fortissima ascesa dello SPREAD………è’ il Mercato bellezza !! (approfondisci) Con buona pace dei Poteri Forti e della Speculazione. E adesso come si fa a recuperare il GAP ??
Luca Bertazzini lbertazz@libero.it